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L’Università di Pisa e il Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della scienza di Firenze hanno sostenuto l’edizione critica curata da Enrico Giusti (con la collaborazione di Paolo d’Alessandro) del Liber abbaci di Leonardo Pisano, detto Fibonacci (“Biblioteca di Nuncius”, Olschki, Firenze 2020). Si tratta di un’opera capitale per la cultura occidentale e che segnò la rinascita della matematica in Occidente. Il Liber abbaci però non è solo un testo fondamentale per la capire la nascita della matematica moderna: esso è anche un documento storico di prima importanza per comprendere lo sviluppo dei commerci e delle attività finanziarie in un tempo e uno spazio – il Mediterraneo del XIII secolo – per il quali spesso non si dispone di altra documentazione.

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Nel quadro del Programma operativo regionale (POR) del Fondo sociale europeo (FSE) della Regione Toscana, l’Università di Pisa e il Museo Galileo si sono fatti promotori del progetto
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per mettere a disposizione del pubblico più vasto possibile questo testo così importante. Si è così potuta costituire una partnership con i seguenti protagonisti: 

L’edizione di Giusti-d’Alessandro è la prima edizione condotta con rigore filologico, basata sullo studio di tutti i manoscritti che ci hanno trasmesso questo testo. Ma un’edizione critica non è mai definitiva: al contrario essa è la base per un lavoro di critica e ricerca che progredisce nel tempo. L’edizione digitale del Liber abbaci ha anche la caratteristica di poter essere sempre riutilizzata per questo lavoro in progress.

Per questo scopo è stato messo a punto un prototipo per l’annotazione dell’edizione: esso dovrebbe permettere a vari tipi di utenti (filologi, storici della matematica, dell’economia, storici tout-court) di annotare parti del testo facendo riferimento anche ai manoscritti su cui l’edizione è stata allestita.

Il Liber abbaci infatti non è solo un testo fondamentale per comprendere come abbia avuto origine la matematica moderna. Leonardo l’aveva pensato come una summa del sapere matematico presente nel Mediterraneo del XIII secolo da mettere a disposizione della nuova società mercantile che stava nascendo nella sua Pisa e nell’Occidente latino. Larghe parti del testo contengono un tesoro di informazioni linguistiche, matematiche, storiche che attende ancora di essere messo a frutto. Per questo motivo il progetto 1202FIBONACCI2021 si è concentrato anche sull’utilizzazione di tecniche di linguistica computazionale e di machine learning in grado di sostenere l’elaborazione/comprensione del linguaggio naturale e l’elaborazione semantica per l’estrazione di informazioni nascoste.

Questo ha portato alla creazione di un team internazionale che, oltre alle università di Pisa e di Zurigo, ha coinvolto anche quella di Leuven e di Milano e che ha già prodotto analisi preliminari di tipo lessicale e semantico, e la possibilità di valutare le prestazioni degli strumenti automatici disponibili. Il latino del Liber abbaci è ora collegato alla base di conoscenza lessicale LiLa (Linking Latin, Università Cattolica di Milano ), abilitando in tal modo un confronto puntuale sui diversi usi della lingua latina.

Queste direzioni di sviluppo sono state costantemente accompagnate anche dalla preoccupazione che gli strumenti prodotti potessero essere utilizzati per la stampa di qualità, grazie al supporto degli editori partner del progetto, la casa editrice Leo S. Olschki e Fabrizio Serra Editore.